Tivoli – In Tribunale parla la vittima del tronista: “Così Karim mi ha staccato l’orecchio”

Oggi 7 giugno la vittima ha deposto come testimone dell’accusa sostenuta dal Pubblico Ministero Luigi Pacifici, davanti ai Giudici Claudio Politi, Marianna Valvo ed Eugenio Gaglianese.

 

Remo Rullo, insegnante di sostegno classe 1965, stamattina ha confermato quanto dichiarato al tempo ai Carabinieri di Settecamini. Rullo ha raccontato di aver conosciuto la star di Barletta a maggio del 2013 poiché vicino di casa della sua ex compagna.

 

Rullo accompagnava Capuano quando ne aveva bisogno poiché sprovvisto di patente. Anche quella notte andò così: si misero in viaggio per andare verso la Stazione Termini a prendere Pamela, amica di Karim. Una volta salita a bordo della BMW X5 anche la donna, si fermarono a Piazzale delle Provincie dove il tronista “Consumò sei o sette spritz”, a detta di Rullo.

 

Dopo la sequela di cocktail, l’auto ripartì alla volta di Guidonia ma nel tragitto Karim avrebbe iniziato a colpire Rullo che si trovava al volante. Un pugno dietro l’altro. “Smettila, smettila”, gli diceva l’amico autista.

 

Secondo quanto dichiara Rullo il nervosismo però non si è mai calmato: una volta giunti di fronte all’ingresso del condominio “Le Residenze” si è consumata la tragedia. Arriva un pugno ancora più forte al parabrezza, un altro contro Rullo e Capuano lo prende per il collo. Rullo per bloccare la pioggia di pugni, prova a tenergli le mani ferme ed ecco allora che il tronista cambia attacco e si lancia a morsi sull’orecchio di Rullo.

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L’autista esce dalla macchina coperto di sangue, lo nota una guardia giurata che in quel momento sta effettuando il servizio di perlustrazione e che diventerà testimone dell’accaduto. Il vigilantes, un romano del 1967, in Tribunale stamattina ha dichiarato: “Rullo era lucido, Capuano era una persona alterata”.

Un dolore lancinante per Rullo che ha spiegato: “Ho provato una sensazione di svenimento, mi hanno portato all’ospedale Sandro Pertini”. Sono stati i carabinieri a ritrovare il lobo di Rullo ancora nell’auto ma il mattino successivo era ormai troppo tardi, ogni tentativo di ricucire si è rivelato vano. La prognosi per Rullo fu di 21 giorni.

 

Rullo nel corso del controesame, incalzato dall’avvocato Paolo Maria Gemelli, ha chiarito la sua posizione di amico-autista: “All’inizio lo accompagnavo gratis con la mia auto, poi mi propose 500 euro al mese per fargli da autista”, confermando di aver ricevuto da Capuano tre mensilità in anticipo. Inoltre ha ricordato ai giudici le dichiarazioni del tronista in tv da Barbara D’Urso, “Dove Capuano diceva che l’ubriaco ero io”.

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Nel 2013 Karim Capuano fu arrestato dai carabinieri di Settecamini subito dopo l’accaduto, intorno alla mezzanotte di mercoledì 25 settembre, trascorse due notti in camera di sicurezza, ma per un vizio procedurale tornò in libertà senza passare davanti al giudice per la convalida. I militari avrebbero dovuto richiedere la convalida dell’arresto entro le 24 ore e la Procura avrebbe dovuto fare altrettanto entro le successive 24 ore. Per il bell’Antonio non andò così: alle 12 di venerdì 27 settembre i presupposti per giudicarlo in direttissima erano già decaduti e tornò così a piede libero. Nel corso della stessa giornata, Antonio “Karim” Capuano si presentò al Pronto Soccorso di Tivoli dove gli furono riscontrate alcune escoriazioni al volto giudicate guaribili in dieci giorni.

 

L’udienza ora è stata rinviata al 17 gennaio 2018 alle ore 12:00, quattro i testimoni dell’accusa, uno della difesa davanti al nuovo presidente del Collegio penale Nicola Di Grazia.

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